openSUSE 42.1 Leap su Santech M68

Published by Lello on

Molti conoscono la mia passione verso la openSUSE, distribuzione a cui sono approdato dopo aver vagliato diverse altre distribuzioni; il mio portatile Santech M68 è pronto ad effettuare un upgrade da openSUSE 13.2 a openSUSE 42.1 Leap; il salto è notevole, anche considerando la stabilità che il nuovo sistema dovrebbe introdurre a scapito magari di una minore reattività nei rilasci degli aggiornamenti.

Quando effettuo un upgrade, in realtà reinstallo il sistema operativo da zero, cercando di effettuare quella pulizia che ogni tanto sarebbe necessaria ma che in realtà non si fa mai. Del vecchio sistema, l’unica cosa che conservo è la partizione /opt (una partizione del mio PC che tengo criptata e in cui metto tutti i miei documenti) e la home user (/home).

Per l’installazione utilizzeremo una  pendrive USB in cui copieremo la nostra distribuzione (il contenuto della pendrive verrà cancellato); iniziamo con lo scaricare la ISO della nostra distribuzione dalla pagina ufficiale di downloads.

ATTENZIONE: la seguente procedura cancellerà tutte le informazioni presenti nella pendrive USB che utilizzeremo.

Inseriamo la nostra pendrive (da almeno 8GB) nel nostro sistema Linux; se sdx è il device associato alla nostra pendrive, utilizziamo i seguenti comandi per copiare la ISO:

# umount /dec/sdx
# dd if=<path>/openSUSE-Leap-42.1-DVD-x86_64.iso of=/dev/sdx

Dopo aver finito la copia della ISO su pendrive, riavviamo il PC e scegliamo come boot device la pendrive che abbiamo appena creato; se tutto è filato liscio, potremmo vedere la schermata di installazione del nuovo sistema operativo:

leap-42-1-1

ATTENZIONE: le procedure seguenti possono cancellare irreparabilmente partizioni e dati del vostro hard disk se utilizzate incautamente o in maniera non propria; occorre una conoscenza approfondita di come partizionare un hard disk prima di procedere.

Dopo aver scelto l’inglese come linguaggio di installazione ed utilizzo (quello di default proposto) e come tastiera quella italiana, dopo aver momentaneamente saltato l’aggiunta di repository ulteriori, arriviamo al partizionamento vero e proprio; vi consiglio (ma su questo argomento si potrebbe creare un thread di post a parte ed utilizzare LVM) di creare un partizionamento personalizzato con le seguenti partizioni:

  • /home da xxxGB (in questa partizione è posizionata la vostra home directory, per cui gestite bene lo spazio da assegnare)
  • /opt da xxxGB (uso questa partizione, in modalità criptata, per contenere tutti i miei dati: documenti, progetti, file di log analizzati e da analizzare, …). Inoltre queso FS contiene anche la cartella di mail di Thunderbird (nella home esiste un link simbolico a tale cartella). La mia opt è di circa 300GB.  Vista l’importanza della cartella, ve ne consiglio un backup regolare. Per questo motivo NON creo il FS che contiene /opt ma semplicemente lo importo.
  • / (root dir) da 40GB
  • <swap> da 8GB

Per quanto riguarda la formattazione, di default openSUSE 42.1 Leap utilizza come FS il BtrFS; se non avete  esigenze particolari potete usare tranquillamente questo FS.

Procedendo, dopo la scelta del fuso orario, del Desktop Environment (personalmente uso KDE) e la creazione degli utenti necessari, verrà effettuato il riepilogo dei parametri di installazione fin qui selezionati:

leap-42-1-2

Premendo sul tasto “Install” procederemo con il partizionamento dei dischi e la copia della distribuzione sull’hard disk.

Al termine dell’installazione, il PC verrà riavviato e ci troveremo davanti la maschera di login del nostro KDE; inseriamo username e password scelti in fase di installazione e ci troveremo davanti il nostro desktop KDE Plasma 5.4.

Part 2 – Update Packman repo →