Addio a Mr. Spock
Sì è spento a 83 anni nella sua villa di Bel Air l’attore americano Leonard Nimoy, interprete indimenticabile di Spock nella serie televisiva (e successivamente in diversi film) di Star Trek. Spock era il vulcaniano freddo, calcolatore, senza emozioni che faceva da alter ego al comandante Kirk burbero e passionario.
La causa della morte è stata una broncopneumatopatia, una malattia polmonare cronica di cui l’attore soffriva da tempo e che due giorni prima lo aveva portato a un ricovero d’urgenza. Nimoy attribuiva la sua malattia al vizio del fumo; aveva smesso di fumare circa 30 anni fa ma secondo l’attore il fumo gli avrebbe portato la malattia anche dopo aver smesso. Diversi i suoi tweet in tal senso per invogliare i giovani ad abbandonare il vizio del fumo quanto prima.
Celebre la sua frase “Long live and prosper – Llap” (tradotta come “lunga vita e prosperità”) con cui amava firmare anche i suoi tweet. Spock si è congedato dal pubblico il 23 febbraio, con un tweet che recita: «La vita è come un giardino. Si possono avere momenti perfetti, ma non conservarli, eccetto nella memoria. Llap».
Chi come me è cresciuto a pane e Star Trek invece che correre dietro ad un pallone come fanno quasi tutti, questo addio non può non causare dolore e senso di limitatezza per la dipartita di un uomo che è andato verso l’infinito e oltre (se Buzz Lightyear mi permette la citazione); un uomo che ci ha fatto riflettere sul razzismo, la politica, le relazioni interpersonali, le guerre, l’ambiente, ….
Ci mancherai Spock e spero tu possa raggiungere Scotty per riposare nella tua galassia.